L'era del Ferro

Dal divano alla finish line


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Training Report: Week 17- Day 3

Giornata strana quella di oggi, giornata che doveva essere di gara (inizialmente la mezza di Piacenza poi avevo preso in considerazione Colico) e che invece per ragioni facilmente intuibili si è trasformata in una gara in solitaria al Parco di Monza.

Beh, non proprio in solitaria visto che per fortuna ho potuto contare sull’apporto di mio cugino Marco (che è un fulmine e mi ha fatto da lepre, rallentando anche un bel po’ per non sganciarmi – grazie) con il quale ho messo a segno una prestazione che in teoria è il mio PB con un tempo 13″ meglio rispetto al precedente fatto a Crevalcore ma che sconta “l’esattezza” della distanza (21,092 giusti al posto dei soliti 200m in più che si perdono in una gara “misurata”) che però sono più che bilanciati dal dislivello molto maggiore (143 metri oggi contro i 70 di Crevalcore)).

Al di là del secondo in più o in meno al chilometro credo che comunque la prestazione odierna sia di grande valore intanto perchè fatta non in gara (e tutti sappiamo quanto conti l’adrenalina ma anche la competizione quando ci si ritrova in mischia), 12 ore dopo una seduta di bici piuttosto impegnativa, e infine con un battito medio di 168, 8 bpm in meno rispetto a Crevalcore, che la dice lunga sul mio stato di forma.

Primi 11k perfetti a 4’20”, poi abbiamo iniziato una bella progressione fino al 18° con dei 4’16” che mi facevano pregustare lo sgretolamento del muro dei 31′. Purtroppo gli ultimi 3k sono stati disastrosi, sterrato con fango pesante, un sacco di curve e salita. Sono precipitato a 4’34” finendo a 4’29”, con le gambe appesantite che proprio non giravano più. In pratica ho buttato 30″ negli ultimi 3k. E pazienza, l’importante è sapere che sto bene.

Roma, I’m coming.

Running
Distanza: 21,1 km
Tempo: 1h32’12”
Passo: 4’22″/km

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Training Report: Week 17 – Day 1

Martedì ho ripreso con le gambe belle fresche dopo il lunghissimo di sabato, con un’oretta di corsa così suddivisa: 4k a 5’00”, 4k a 4’45”, 4k a 5’00”. In realtà stavo così bene che ho tirato via 10″/km al programma, ne è uscita una seduta comunque bella sciolta e  rilassata, come dimostrano i 158 bpm. A parte il solito freddo e il solito buio tutto liscio con sorriso finale e 15′ dedicati allo stretching.

Certo, forse avrei sorriso un po’ di meno se avessi saputo che causa deliri lavorativi avrei poi dovuto saltare seduta di nuoto mercoledì, 25k di corsa giovedì e 10k di kill&go (100 ripetute da 100m a tutta) venerdì. Purtroppo bisogna imparare a convivere con gli imprevisti.

Running
Distanza: 12km
Tempo: 56’59”
Passo: 4’44″\km

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Training Report: Week 16 – Day 5

Si lo posso dire, oggi ho fatto un capolavoro. Il primo lunghissimo per Roma, da 28k, l’ho corso sotto una tormenta di neve che avrebbe convinto qualsiasi essere umano sano di mente a fermarsi. E invece questo testone qui se n’è fregato del tutto dei fiocchi che gli schiaffeggiavano la faccia, delle Wave Rider zuppe d’acqua, di un piede semi congelato e si è sparato tutta la distanza prevista dal programma.

Partenza tranquilla a 5’/km come da ordini del coach, su fondo ancora molto buono, poi intorno al 20° contestualmente al drammatico peggioramento del grip, strada ormai bianca, ho abbassato il ritmo fino a 4’45″/km, o giù di lì, finendo a tutta. Per non dovermi fermare, togliere i guanti ormai fradici e rimettere in moviemnto le articolazioni ghiacciate ho preferito non fermarmi né a bere né a ingoiare il gel che avevo previsto al 20°. Direi meglio perchè mi sono auto dimostrato che fino al chilometro 30 ci arrivo senza mangiare. Sull’idratazione invece è andata bene solo perché la temperatura era così bassa, rimango dell’idea che in condizioni normali bisogna bere ogni 5 km, con grande disciplina.

Di benzina ne avevo ancora tanta, nonostante molta energia se ne sia andata nel mantenermi in equilibrio. Dopo 1h di corsa soprattutto le ginocchia sono diventate rigidissime per il freddo, una sensazione simile a quella che avevo provato sotto il diluvio di Milano ma molto, molto peggio.

Poi c’è tutta la parte circa i pensieri e i trucchi mentali che mi sono dovuto inventare per non cedere, ma questo lo metto nel prossimo indaflow su runlovers.it

Running
Distanza: 28 k
Tempo: 2h17′
Passo: 4’53″/km

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Training Report: Week 16 – Day 4

Niente di che, anzi, una mezza fetecchia. Pessima pessima serata in acqua con una tabellina facile eseguita male. Avevo le braccia dolenti dal collinare del giorno prima (!!! sì, gambe perfette e braccia in crisi) e in generale mi sentivo molto stanco.

E così ho nuotato lento lento. Riscaldamento con molto dorso e rana, sono scarsissimo, poi 3x400m da fare a passo (il secondo con il pull) fatti rispettivamente a 2′, 1’54”, 1’56”. Vabbeh, praticamente incommentabile. Capita.

Nuoto

2x300m MX

400 m SL

400 m SL con pull

400 m SL

200 m gambe

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Training Report: Week 15 – Day 4

Dopo 9 giorni filati di allenamento mi sono preso 48 ore di riposo, saltando la seduta di nuoto di giovedì e il progressivo “facile” di venerdì presentandomi al combinato di sabato pieno di energie. Previste 2 ore in bici e 1 ora di corsa.

Per ragioni pratiche (avevo dimenticato una ruota a Biassono) ho usato la BDC al posto della crono sul percorso vallonato facile da circa 60 chilometri. Ho affrontato le 2 ore sui pedali senza forzare, cercando di rimanere sempre molto aerobico, forse potevo anche dare qualcosina di più ma essere stato un po’ conservativo sulla bicicletta si è poi rivelata la scelta giusta nel finale. Una volta calzate le wave rider infatti mi sono trovato con la gamba scioltissima, a girare a 4’40” senza fatica.

All’undicesimo chilometro della corsa mi sono fermato, giusto davanti alla porta di casa, solo perché ormai erano le 17:15, cominciava a fare freddo, non avevo bevuto niente e soprattutto, scioccamente, prima di iniziare a correre non avevo mangiato la barretta d’ordinanza. Comunque, sabato era una di quelle giornate in cui sarei potuto andare fino a 21 tranquillamente, tenendo lo stesso ritmo.

Alla fine mi dichiaro molto felice e nelle successive 24 ore perennemente affamato.

Bici
Distanza: 55 km
Tempo: 2h04′
Media: 27 km/h

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Running
Distanza: 11 km
Tempo: 51’53”
Passo: 4’42″/km

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Tempo totale combinato (inclusa transizione): 3h


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Training Report: Week 15 – Day 3

Serata difficilissima, fredda gelida, desolatamente buia, con il ghiaccio in terra, sui guanti (che di solito non uso, giusto per dare la percezione di quanto fosse disastrosa la situazione), e attaccato alle ciglia tanto da sigillarmi gli occhi. Non mi sono mai scaldato, a parte le braccia cementate anche quadricipiti ghiacciati dall’inizio alla fine. Credo di non avere mai corso a passi così corti eppure…eppure ho portato a casa 18 k a passo maratona, nonostante i -2 gradi, nonostante avessi sulle gambe le ripetute del giorno prima, nonostante una giornata lavorativa dura anche fisicamente.

Sono questi quegli allenamenti chiave che una volta completati ti fanno pensare che la gara alla fine la porterai a casa.

Running
Distanza: 17,4k
Tempo: 1h26’11”
Passo: 4’57″/km

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Training Report: Week 15 – Day 2

Ho ripreso a correre martedì sera con il solito buio, la solita temperatura artica e la solita neve a circondare le stradine deserte del Campus universitario, facendo ben attenzione a dove mettevo i piedi vista la presenza di lastre di ghiaccio sparse sull’asfalto. Le riconoscete dal luccichio che emettono sotto la luce dei lampioni, e vanno affrontate con grande cautela.

Seduta movimentata con i primi 5k lenti di riscaldamento seguiti da 6 allunghi da 200 m con recupero 90″ a ritmo maratona e poi altri 6 allunghi da 200 m seguiti da 60″ di recupero al lento. Nonostante il freddo atroce che di certo non ha aiutato i muscoli a lavorare bene sono contento di come sia uscito l’allenamento, specialmente la parte centrale con gli allunghi ben spinti ma senza uccidermi e i recuperi sciolti a ritmo gara. Un po’ meno buono il finale ma devo dire che ero veramente intirizzito.

Running

25′ @5’15” –> 5k @ 5’09” Scarico dati Garmin

6 x 200 m + 90″ rec  + 20′ @ 4’54”–> 7k @4’45” Scarico dati Garmin

6 x 200 m + 60″ rec –> 2,3k @4’49” Scarico dati Garmin

Distanza totale: 14,3k
Tempo totale: 1h17′


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Training Report: Week 15 – Day 1

Seduta un po’ particolare pensata specificamente per “mettersi in testa”il ritmo gara da eseguire in modo costante durante tutte le ripetute. A differenza di quanto accade nella corsa, dove ormai sono in grado di “sentire” il passo anche senza guardare il Garmin, a nuoto invece faccio ancora molta fatica a capire esattamente a che velocità sto procedendo.

Ero un po’ stanchino ma non essendo impegnativa fisicamente mi è anche uscita bene, con i 50m nuotati bene intorno a 1’52″\100m. Certo, ora che sono concentrato su Roma il nuoto lo sto un pochino trascurando. Riprenderò con i volumi da metà marzo in poi.

Ecco un bell’esempio di tabella “gestione tempo”:

200m riscaldamento
12 x 25m MISTI ROVESCIATI senza il Delfino (STILE-RANA-DORSO-STILE) stop ad ogni 25m rec. 15″
12 x 50m gambe tavoletta A Forte R passo. rec. 15″4 x
100m SL passo costante media velocita’ (non rilassato) partenza fissa a 2.15 + 4 x 50m partenza fissa a 1.15
50m sciolti dopo ogni serie da 100m + 4 x 50m

200m defaticamento


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Training Report: Week 14 – Day 6

Un 10k tirato a tutta fatto al parco di Monza in solitudine. 42’16” che vanno benino ma insomma mi sarebbe piaciuto vedere almeno un 41. Poi ci penso su un po’ e tutto sommato non è andata così male. Alla fine correre fuori da una gara ti toglie sicuramente un po’ di adrenalina, quella cattiveria che serve e a tenere il passo nei momenti più complicati. Inoltre non aver nessuno che ti tira, o anche banalmente che ti sfida, di certo è un altro elemento che gioca contro il PB. E poi faceva un gran freddo, i muscoli contratti per i primi 6k e la respirazione irregolare per i troppi pensieri che circolavano nella mia testa. Aggiungiamoci pure un percorso con tre cambi di direzione a 90 gradi e abbiamo perso almeno 30/40 secondi.

Considerato lo stato delle cose diciamo che eguagliare il tempo fatto a Padova in settembre è un ottimo risultato, soprattuto perchè stasera mentre scrivo non ho quasi per nulla acido nei muscoli delle gambe, contrariamente a quanto accaduto 6 mesi fa, quando sono arrivato in fondo alla gara completamente distrutto.

Certo, ormai sono abbastanza convinto di essere un atleta (vabbeh, si fa per dire) di fondo e non da gare veloci. Soffro sempre tantissimo sul corto, specialmente le partenze a razzo, mentre è sulla lunga distanza che riesco a rendere meglio. Ormai il delta tra 10k e mezza maratona si è ridotto a 7 secondi (4’13” vs 4’20″/km) il che dice abbastanza circa la mia prevalenza nei muscoli di fibre bianche rispetto alle fibre rosse. Non per nulla sto provando a fare un Ironman, mica un triathlon sprint.

Running
Distanza: 10k
Tempo: 42’16”
Passo medio: 4’13″/km

Tempo intermedio
Ora
Distanza
Passo medio
Riepilogo 42:16.3 10 4:13
1 4:05.4 1,00 4:05
2 4:09.9 1,00 4:10
3 4:10.6 1,00 4:11
4 4:17.6 1,00 4:18
5 4:15.5 1,00 4:15
6 4:18.9 1,00 4:19
7 4:10.5 1,00 4:11
8 4:15.6 1,00 4:16
9 4:18.1 1,00 4:18
10 4:14.7 1,00 4:15

Scarico dati Garmin


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Training Report: Week 14 – Day 4

Completamente stordito dal treno in corsa che mi ha investito 24 ore prima decido che se chiedo a qualcuno di mettercela tutta, di non mollare, allora neppure io posso permettermi di darmi per vinto, di cedere alla voglia di fermarmi. E così nonostante nella mia testa ci sia tutt’altro a sera indosso la maglietta termica, la fascia per la testa giallo-blu, accendo il Garmin e parto per un lento da 15k.

Con me il mio socio di nuoto e circuit training Stefano, che oltre ad essere un compagno di allenamenti è anche un medico. Ci facciamo 1 ora e un quarto di chiacchiere, il tema lo potete immaginare. La corsa è piacevole, le endorfine cominciano a fluire, le parole sagge e equilibrate, quelle di un professionista e di un amico. Alla fine la batteria è completamente carica, piena di energia pronta a essere usata domani. Si va a Monza.

Running (5k @5’00” + 5k @4’50” + 5k @5’00”)
Distanza: 15K
Tempo: 1h14’11”
Passo medio: 4’56”

Scarico dati Garmin (frequenza cardiaca sballata causa fascia troppo molle)