Un anno fa tagliavo il traguardo di Panama City Beach e diventavo un Ironman.
Mi avevano detto che finire la tua prima gara è come nascere per la seconda volta. Era vero.
Non è che non si fanno più errori o si diventa indistruttibili, anzi. E’ che si diventa molto più consapevoli di ciò che siamo, di ciò che non siamo, di ciò che vogliamo essere e di ciò che non saremo mai.
E poi, questo non potevo immaginarlo, si diventa anche responsabili. Che ci piaccia o no quando si indossa maglia da finisher diventiamo un riferimento per gli altri, per chi ci guarda sognando di raggiungere lo stesso obiettivo e anche per chi ci guarda prendendoci come simbolo di una follia da crisi di mezza età.
Sta a noi trasmettere il significato più vero dei chilometri e della fatica, oppure trasformare tutto in un esercizio narcisistico.
La parola responsabilità, dopo che ho passato quel traguardo, ha assunto un significato tutto nuovo. Sono un privilegiato.