L'era del Ferro

Dal divano alla finish line


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Training Report: Week 13 – Day 3

Ieri dopo l’allenamento arrivo a casa, mangio la mia cena dell’atleta (pollo alla piastra, spinaci, arancia, un bicchiere di latte e cioccolato) e su La7 c’è la Bignardi che intervista Alex Schwazer. A parte che non entro nel merito “verità o non verità” della sua storia mi è rimasta impressa questa frase: “E’ tutto nella testa, non nel fisico”. Lui la riferiva al disagio con se stessi che ti porta a cercare aiuto nella chimica, ma a me ha ricordato quanto successo un ora prima in vasca.

Sì perchè ieri sera sono entrato con il solito tarlo del “non riesco ad andare sotto i 2’/100m e invece alla fine sono riuscito a tirare fuori ripetute solidissime intorno all’1’50″/100m, con mio grande sollievo e soddisfazione.

E’ tutto nella testa, la convinzione di farcela o meno ma anche il “senso del ritmo” che ti auto imponi. Devo dire che in questo è stato fondamentale avere la Ily che le prime 3 ripetute da 150 m me le ha fatte fare spaccate a 1’49”, di precisione svizzera. Una volta metabolizzata la velocità e la lunghezza della bracciata è stato facile andare davanti e continuare così.

Certo, soprattutto in acqua dove mi manca ancora un po’ di esperienza devo fare un po’ più di sforzo e uscire brutalmente dalla zona comfort, cosa che in bici e soprattutto a piedi mi pesa molto meno. E però per tirare giù dei secondi non ci si può esimere dal soffrire, tanto è sempre la solita storia. All’inizio ti sembra di morire, poi il fisico soccombe al potere del cervello e lo segue senza dare troppi problemi. Almeno fino a quando non finisci e poi vieni invaso dall’acido lattico.

Nuoto
300 m MX warm up

4 x 150 m rec 1′

+

6 x 200 m rec 1′

100 m alternato alto

100 m pugno

100 m gambe A FFFF, R passo

Distanza: 2,4k
Tempo: 1h
Passo medio: 1’55″/100m

Scarico dati Garmin (manca la quinta ripetuta per mio errore avvio cronometro)

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Training Report: Week 13 – Day 1

Nuotatina per riprendere non troppo forte dopo la settimana di carico appena conclusa.

Un po’ di ripetute medie a velocità costante, tutto intorno ai 2’/100m con il solito problemino mentale nel trovare il giusto ritmo in acqua.

Tutte le volte in cui ho provato a spingere per fare velocità ho solo fatto più fatica ottenendo gli stessi tempi, se non peggiori, rispetto a vasche fatte al passo. La vera differenza l’ho fatta quando ho smesso di fissarmi sul tempo e ho semplicemente cercato scorrevolezza e fluidità di movimento, arrivando a tirare via serenamente 4/5″ per 100 m.

Non c’è nulla da fare, allenare l’acqua richiede nervi saldissimi e moltissima pazienza. In proporzione tirare via 1″\100m in vasca corrisponde a 10″ \km di corsa. Strafare non serve a nulla se non a stancarsi, cercare di mettere un po’ di velocità ancora meno perchè poi si paga carissimo in bici. Niente, c’è da soffrire.

Ah, prima di entrare in piscina ho fatto un po’ di core, plank normali e obliqui.

Nuoto
200 m MX warm up

2 x 400 m
4 x 200 m
8 x 100 m

200 m tavoletta, Andata FFFFF, ritorno Passo

Distanza: 2,8k
Tempo: 1h
Passo medio: 2’00″/100m


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Training Report: Week 12 – Day 2

Serata difficile quella di ieri, energie poche e mente inquinata dai soliti dubbi che mi attanagliano quando non demolisco i miei PB, come se tutti i giorni fossero fatti per spostare sempre il limite. Non funziona così eppure ancora non è un concetto “metabolizzato”, per mettermi tranquillo devo sempre ragionarci su e avere qualcuno che mi sgrida.

Ho iniziato con un po’ di core per aggiustarmi il fastidio all’anca destra, subito rientrato grazie soprattutto ai preziosissimi plank obliqui. Se siete runner fateli sempre, sono un toccasana, poi trasferimento in piscina per un totale di 3k di fondo.

La scorsa settimana ero riuscito ad andare costantemente sotto i 2’/100m per cui ieri mi aspettavo di fare altrettanto…e invece le cose sono andate diversamente. Ho fatto fatica, quella che mi sembrava una bracciata lunga in realtà era poco efficiente e quando ho provato ad aumentare il ritmo ho pagato moltissimo in termini di dispendio energetico. A parziale spiegazione c’è che ho cercato di limitare il contributo delle gambe quindi quanto meno alla fine sono uscito dalla vasca in condizioni decenti. Diciamo che sarei riuscito a salire in bici, ecco.

Si vede bene dal tracciato come dopo il secondo 800 m sia proprio crollato, e pazienza evidentemente ho pagato l’assenza dalla piscina da 1 settimana e la durezza delle ripetute lunghe di mercoledì mattina. Adesso archivio questa seduta e mi concentro sui prossimi due allenamenti che saranno durissimi. Stasera 18k di cui 14 a 4’30” e 4  a 4’15”, domani un combinato lungo da 2h bici + 1h running. Bisogna stare nel qui e ora, adesso più che mai.

Nuoto
200 m MX warm up
2x (800 m + 400 m + 200 m) rec 30″, rec serie 1′

Distanza: 2,8k
Tempo: 1h00’56”
Passo medio: 2’02″/100m

Scarico dati Garmin


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Training Report: Week 10 – Day 2

Nonostante il riposo totale di martedì ieri ho avuto ancora parecchio fastidio al ginocchio quindi mi sono deciso a prendere in mano la situazione e dedicarmi a un’oretta di “rimessa in dima”, come la chiamo io. Mi spiego: la somma di sforzo ad alta intesità prolungato, wave rider 15 con pochissimi chilometri sopra, l’umidità di questi giorni e 3 settimane senza che facessi i fondamentali esercizi isometrici si sono tradotti in una bella infiammazione del tensore della fascia lata, la cosidetta “bandelletta” che duole quando il ginocchio viene piegato a meno di 100/90° (almeno nel mio caso.

Ormai lo so, non posso smettere di fare core stability altrimenti non reggo i carichi di lavoro e il riposo assoluto non serve a nulla, anzi paradossalmente peggiora le cose perchè più glutei e quadricipiti sono tonici e più il tendine rimane dove la natura lo ha messo anzichè mettersi a strisciare contro tutto quello che trova sul suo percorso. Quindi nonostante siano di una noia mortale, e si faccia una gran fatica, mi sono fatto tutta la serie di plank, cruch bassi, piegamenti sulle braccia (non sembra ma servono pure quelli) e poi una montagna di streching.

Subito alla fine della seduta ho percepito un miglioramento e anche stamattina cammino senza accusare dolore. Prova ne è che prima di iniziare gli allungamenti facendo scorrere il pollice lungo il tendine (sulla parte laterale della coscia fino al ginocchio) sentivo un gran male mentre dopo quasi zero. Il problema va assolutamente risolto perchè così è impossibile correre e pedalare, farlo non solo è doloroso ma peggiora la situazione Stasera quindi ancora core e poi nuoto. Niente stupidaggini altrimenti metto seriamente a rischio Roma.

Core stability
4×1′ Plank con una gamba sollevata (alterando dx e sx)
3×20 Crunch bassi
4×1′ Plank obliqui
3×20 Crunch bassi
4×1′ Plank con piedi su pallone (di quelli grandi su sui si fanno anche gli addominali)
3×20 Crunch bassi
5×20 piegamenti sulle braccia