La ricordo fin troppo bene questa senzazione di “insostenibilità”, mi era presa anche lo scorso inverno mentre preparavo Milano. Novembre ok, dicembre ok, gennaio ok, ma poi arrivo a febbraio e non ne posso più. Di correre al buio, di correre al freddo, di non vedere gli avvallamenti della strada mentre le mani congelano e l’aria gelida entra dai buchi delle fottute scarpe da corsa che sembrano fatte apposta per farti stare male. E se poi ci si mette una serata di vento forte e tagliente, con raffiche contrarie che quasi ti respingono all’indietro mentre cerco di spingere per andare più forte, la voglia di mandare a quel paese tutta diventa una tentazione irresistibile.
Quasi irresistibile a dire la verità, perchè poi mi ricordo qual è l’obiettivo finale, quanto ci tengo a raggiungerlo e soprattutto quanto bene mi sento dopo essermi allenato: un senso di “cosa ben fatta” che mi rimette in pace con il mondo e che non ha uguali.
Così mercoledì ho tirato fuori un bellissimo progressivo, chiuso fortissimo. Ormai mi sto abituando a vedere un bel 4 tondo in fondo a un 10k. Cose che fanno bene al morale.
Running
Distanza: 10 km
Tempo: 44’17”
Passo 4’25″/km
Tempo intermedio
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Ora
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Distanza
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Passo medio
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Riepilogo | 44:16.7 | 10,01 | 4:25 |
1 | 4:55.3 | 1,00 | 4:55 |
2 | 4:40.2 | 1,00 | 4:40 |
3 | 4:35.1 | 1,00 | 4:35 |
4 | 4:29.1 | 1,00 | 4:29 |
5 | 4:23.2 | 1,00 | 4:23 |
6 | 4:26.0 | 1,00 | 4:26 |
7 | 4:11.8 | 1,00 | 4:12 |
8 | 4:14.9 | 1,00 | 4:15 |
9 | 4:16.1 | 1,00 | 4:16 |
10 | 4:03.5 | 1,00 | 4:03 |
11 | :01.5 | 0,01 | 2:40 |