L'era del Ferro

Dal divano alla finish line


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Test race – Mezza maratona di Crevalcore

Pianin pianino ci arrivo a 4'15"/km sulla mezza!

Pianin pianino ci arrivo a 4’15″/km sulla mezza!

Non corri  da due settimane, hai banchettato durante le festività natalizie, dall’ultima gara l’unico allenamento serio è stato un 2000 m a nuoto. Ce n’è abbastanza per non avere alcuna aspettativa sulla mezza che ti attende oggi.

E infatti a Crevalcore stamattina ci sono arrivato con zero aspettative, ancora meno voglia di correre e il muso lungo (alzarsi una domenica di gennaio alle 07:00, sciropparsi 90 km in mezzo alla nebbia e posteggiare la macchina in mezzo al fango non mette molto di buon umore) a dire il vero subito scomparso grazie alle scemenze propinate dalla premiata ditta formata da coach Frankie e dai miei due soci di team Eugenio e Federico.

Solito riscaldamento fatto “alla cavolo” e poi allineamento per la partenza. Decisissimo a iniziare morbido mi faccio trascinare da Fede (e altri infidi figuri come lui, della Polisportiva) che mi assicura un partenza a 4’10” non di più. Infatti dopo 1k stiamo già a 4’01” e i due successivi non è che siano tanto più lenti. A parte che mentre mi facevo convincere sentivo puzza di fregatura da lontanissimo (ma perché mi caccio sempre nei guai?) in realtà questa partenza ha il benefico effetto di tirarmi fuori dal gruppone dei 500 e passa concorrenti facendomi mettere allo stesso tempo molti secondi in cascina.

Al quarto mi sgancio e comincio a trotterellare sul mio ritmo programmato, oscillando tra i 4’15” e i 4’25” fino al 13esimo quando ho la prima crisettina. Se correte lo sapete bene che sono i momenti in cui la parte razionale di te dice “fermati, ferma ‘sta sofferenza” ma ormai ci siete così abituati che conoscete anche il trucco. Un bel tasto off sulla funzione “pensiero” in modo da entrare in una bellissima bolla di nulla. Fermare i pensieri, dimenticarsi del prima e del dopo e concentrarsi esclusivamente su ogni singolo passo. Il mio sballo oggi è stato così efficiente che l’unica roba su cui mi focalizzavo erano le trame dell’asfalto, di quello scuro e molto rugoso per cui puoi contare i sassolini dei quali ho studiato forme, riflessi e tutte le possibili sfumature di…grigio. Con questa strategia sono uscito indenne anche dai problemi al 17esimo ma soprattutto al 19esimo (passaggio in 4’40”).

Insomma, nonostante ci fossero tutti i segna chilometri sballati, nonostante i ristori fossero tutti posizionati in modo che si vedessero solo all’ultimo (e infatti non sono riuscito a ingollare il gel perché quello del quindicesimo era intelligentemente appostato dietro l’angolo di una casa – addio acqua, addio calorie), nonostante il principio di crampi dal 19esimo fino alla fine, in fondo ci sono arrivato e pure bene.

Il Garmin segna 4’19/km con quasi 300 m in più. La classifica finale dice 1h32’16”. Forse è pure PB perché oggi ho avuto conferma che a San Giovanni mancavano 2/300 m. Il punto è che non importa, ciò che conta è la costanza delle prestazioni e il modo in cui sto imparando a gestire i momenti di difficoltà.

L’altra cosa tra lo straordinario e l’incredibile è che ormai riesco a migliorare nella corsa praticamente senza allenarmici ma quasi solo nuotando e soprattutto pedalando. E chi l’avrebbe detto mai?

Running

Distanza: 21,092 K

Tempo: 1h32’16”

Scarico dati Garmin

Classifica ufficiale

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Training Report: Week 9 – Day 2

foto-4E’ proprio vero che è meglio non farsi aspettative troppo alte, il rischio di rimanere delusi aumenta vertiginosamente e ce la si tira anche addosso un bel po’, la sfiga. Doveva essere la classica giornata perfetta: sole, 13 gradi, la E114 pronta e revisionata, il bel vallonato della pedemontana in direzione Albinea\Sassuolo ad attendermi. E invece una maledetta valvola difettosa del tubolare anteriore mi ha rovinato la festa, ma andiamo con ordine.

Innanzitutto, domani corro una 21k in quel di Crevalcore quindi i compiti per oggi erano di tenermi bassissimo con i battiti, agile con le gambe e di completare 80k senza troppi patemi. Di mio ci aggiungevo riprendere confidenza con la posizione “sdraiata” sulle appendici aerodinamiche che richiede una certa assuefazione (qualcuno ha problemi al sedere, io che ce l’ho bello tondino sono protetto bene ma le braccia soffrono parecchio).

Verso le 11:00 mi avvio con il mio bel 39 davanti, falsopiano in salita fino a Lesignano e poi iniziano i saliscendi della prima collina di Parma e Reggio, che sono proprio il mio terreno ideale. Mi aspettavo di essere bello legnosetto all’inizio visto il poco allenamento recente, come infatti è stato, ma dopo una ventina di chilometri ho cominciato a girare molto meglio. Intorno al quarantesimo chilometro però mi sono accorto che qualcosa non andava sulla ruota anteriore che vibrava un casino ad ogni minima asperità dell’asfalto, per non parlare della poca precisione nelle curve.

Una sensazione che avevo già avvertito in gara, a Nibbiano, quando avevo forato. Ho invertito subito la rotta sperando che il trattamento antiforatura (un gel spalmato nel tubolare) reggesse abbastanza per rientrare alla base. Per una trentina di chilometri la situazione è rimasta abbastanza sotto controllo, poi gli ultimi 10 è decisamente peggiorata (la ruota è una Zipp 404), avrò avuto dentro forse 2 bar… Troppo sbattimento farmi venire a prendere e ormai vicinissimo a Parma ho deciso di rientrare così. Ho rimesso piede a casa alle 14:00 dopo 75 km di cui la metà passati a invocare tutti i santi del paradiso.

Di sicuro così ho faticato di più rispetto a quanto preventivato (il coach mi perdonerà). Domani corro e vediamo che succede.

BICI
Distanza: 75km
Tempo: 2h52′
Media: 26,1 km/h
Cadenza media: 87 rpm
FC media: 154 bpm
Dislivello positivo: 361 m
Temp: 13°


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Training Report: Week 8 – Day 3

Ma quanto è bello andare in giro per i colli bolognesiiiiii.

Ma quanto è bello andare in giro per i colli bolognesiiiiii.

Sono riuscito a strappare al coach il permesso di interrompere il riposo con un’uscitina in bici sotto la sua stretta osservazione.

Giornata non troppo fredda, percorso molto bello sui colli bolognesi (che non avevo mai fatto prima) per di più con la saggia scelta di vallate aperte e quasi sempre al sole. Il fondo infatti è sempre stato più che buono e solo in un’occasione mi sono trovato a sudare freddo per l’avvicinarsi di un tornante in discesa e la contemporanea impossibilità di impostare la curva per via del ghiaccio a terra.

50km in poco più di 2 ore e intorno ai 700m di dislivello positivo il bottino della pedalata che mi ha fatto bene soprattutto dal punto di vista psicologico. Non ne potevo più di stare fermo (3 giorni!) e avevo voglia di girellare un po’. Inoltre eravamo in 5, tutti quanti in uscita rilassata (a parte il coach un po’ sofferente, a essere onesti) e ce la siamo anche chiacchierata in allegria, come dimostrato dalla velocità media, più vicina al livello pensionati che IM.

Insomma, quello che dovrebbe essere lo sport sempre, qualcosa che semplicemente ti fa stare bene e migliora le relazioni sociali.

BICI
Distanza: 50km
Tempo: 2h15′
Media: 22 km/h
Dislivello positivo: 700m
Temp: