Perché mi hai fatto pedalare e correre all’alba e al tramonto, al freddo, nel vento, sotto la pioggia, sulla neve o sotto al sole che cuoce le gambe e i pensieri.
Perché sei la giustizia del sacrificio che si trasforma in un traguardo raggiunto.
Perché mi hai regalato un papà-bis proprio quando sono rimasto senza quello naturale, un mucchio di fratelli maggiori con cui litigare e poi fare la pace, e tante sorelline di cui prendermi cura (grazie Spartans)
Perché mi hai fatto imparare a nuotare a trentatrè anni.
Perché niente è impossibile.
Perché tutto è possibile. Continua a leggere