L'era del Ferro

Dal divano alla finish line


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Qualcosa per niente

Qualche giorno dopo aver nuotato per 3,8 km, pedalato per 180 e corso per 42 sto seduto davanti allo schermo del computer. Rimiro la foto dell’arrivo con scritto “M.Torre – 11h01’48”, scorro i dati del Garmin 910 XT che dissezionano ogni singolo dannatissimo chilometro dei 225,992 percorsi e già so che da qui a poche ore finirò nel solito vuoto post gara. Il corpo è esaurito e la mancanza di un obiettivo su cui concentrarmi mi disorienta. Continua a leggere

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IM Austria 2015 – Parole a colori

Ci ho messo un po’ a farmi venire la voglia di descrivere la gara nel dettaglio perché l’ho vissuta in modo così emozionale che mi sembrava di farle perdere valore, cercando di riavvolgere il nastro e razionalizzarla, dissezionandola chilometro per chilometro. Però me l’hanno chiesto in tanti…ed eccola qui allora, un po’ freddamente perché quel che avevo nel cuore l’ho già scritto. Continua a leggere


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Motivi a perdere

Perché mi hai fatto pedalare e correre all’alba e al tramonto, al freddo, nel vento, sotto la pioggia, sulla neve o sotto al sole che cuoce le gambe e i pensieri.

Perché sei la giustizia del sacrificio che si trasforma in un traguardo raggiunto.

Perché mi hai regalato un papà-bis proprio quando sono rimasto senza quello naturale, un mucchio di fratelli maggiori con cui litigare e poi fare la pace, e tante sorelline di cui prendermi cura (grazie Spartans)

Perché mi hai fatto imparare a nuotare a trentatrè anni.

Perché niente è impossibile.

Perché tutto è possibile. Continua a leggere