L'era del Ferro

Dal divano alla finish line


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Training Report: Week 14 – Day 2

La ricordo fin troppo bene questa senzazione di “insostenibilità”, mi era presa anche lo scorso inverno mentre preparavo Milano. Novembre ok, dicembre ok, gennaio ok, ma poi arrivo a febbraio e non ne posso più. Di correre al buio, di correre al freddo, di non vedere gli avvallamenti della strada mentre le mani congelano e l’aria gelida entra dai buchi delle fottute scarpe da corsa che sembrano fatte apposta per farti stare male. E se poi ci si mette una serata di vento forte e tagliente, con raffiche contrarie che quasi ti respingono all’indietro mentre cerco di spingere per andare più forte, la voglia di mandare a quel paese tutta diventa una tentazione irresistibile.

Quasi irresistibile a dire la verità, perchè poi mi ricordo qual è l’obiettivo finale, quanto ci tengo a raggiungerlo e soprattutto quanto bene mi sento dopo essermi allenato: un senso di “cosa ben fatta” che mi rimette in pace con il mondo e che non ha uguali.

Così mercoledì ho tirato fuori un bellissimo progressivo, chiuso fortissimo. Ormai mi sto abituando a vedere un bel 4 tondo in fondo a un 10k. Cose che fanno bene al morale.

Running
Distanza: 10 km
Tempo: 44’17”
Passo 4’25″/km

Tempo intermedio
Ora
Distanza
Passo medio
Riepilogo 44:16.7 10,01 4:25
1 4:55.3 1,00 4:55
2 4:40.2 1,00 4:40
3 4:35.1 1,00 4:35
4 4:29.1 1,00 4:29
5 4:23.2 1,00 4:23
6 4:26.0 1,00 4:26
7 4:11.8 1,00 4:12
8 4:14.9 1,00 4:15
9 4:16.1 1,00 4:16
10 4:03.5 1,00 4:03
11 :01.5 0,01 2:40

Scarico dati Garmin

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Training Report: Week 14 – Day 1

Lunedì ho staccato totalmente la spina, evitando il nuoto “rigenerativo” e preferendo farmi una bella dormita (crollato alle 21:30 e risvegliato la mattina successiva). Ieri sera quindi sono arrivato bello pimpante alla corsetta lenta da 1 ora con in fondo 5 allunghi da 100 m da fare belli allegri.

Partenza molta lenta, poi dopo un paio di chilometri mi sono stabilizzato sui 4’55″/km, tenendo d’occhio le pulsazioni e cercando di far girare le gambe giusto quel tanto da non fare fatica.  E’ andato tutto liscio, anche se la freschezza è un po’ un’altra cosa, e ho anche contravvenuto alla regoletta secondo cui si corre senza musica, perchè il proprio corpo bisogna sentirlo. Una sessione del genere con gli AC/DC di accompagnamento però ci sta tutta quindi mi sono anche rilassato mentalmente con un po’ di buon rock nelle orecchie.

Bene, anzi benissimo, gli allunghi finali. Con le gambe ormai calde e ben rodate ho tirato fuori con grande felicità un’eccellente spinta di avampiede, sostenuta da caviglie frizzanti e quadricipiti volenterosi di erogare potenza. Trovo molto piacevole finire un lento con qualche minuto di “risveglio”. Mi fa sentire vivo.

Running
Distanza: 12 km
Tempo: 1h
Passo 5’01″/km