L'era del Ferro

Dal divano alla finish line


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Training Report: Week 11 – Day 4

Preparare una maratona con la maglietta della maratona precedente. Aiuta.

Preparare una maratona con la maglietta della maratona precedente. Aiuta.

Freddo boia, strada ghiacciata e buio pesto. Le condizioni ideali per farmi una bella corsetta serale tra i campi innevati al ritmo “lento svelto” che poi, guarda caso è anche il ritmo che dovrei fare a Roma per chiudere in 3h20′.

Partenza un po’ contratta per via della temperatura che di certo non aiuta i muscoli ma anche perché non volevo mandare i battiti a farsi friggere subito con il risultato di fare poi un allenamento anaerobico quando ormai devo lavorare in ottica maratona.

Al quinto chilometro ho cominciato a stare bene, sia di gambe che di temperatura tanto che mi sono sfilato i guantini (sante tasche del Gore) dal caldo che cominciavo a sentire. A quel punto mi sono trovato in balìa delle endorfine, con i tendini d’Achille finalmente morbidi e non induriti come negli ultimi tempi, tanto che gli ultimi due chilometri li ho chiusi intorno ai 4’30”, fresco come una rosellina di campo.

Questo piano di lavoro specifico per la maratona è strano perché per la prima volta da un anno devo correre 3/4 volte a settimana, rispetto alle due a cui mi ero abituato, e il fisico un po’ si è lamentato del cambio. Settimana scorsa bandelletta destra, questa settimana la sinistra, piccoli aggiustamenti che riesco a gestire ma che dimostrano come il lavoro impatti sul corpo. Cosa tutt’altro che negativa, in fondo.

Running

Distanza: 12,6k
Tempo: 1h
Passo: 4’45″/km

Scarico dati Garmin

 

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Training Report: Week 11 – Day 3

Seconda seduta in vasca della settimana, più facile e corta rispetto a quella piuttosto dura di lunedì. Prima di iniziare a nuotare ho eseguito 20′ di core stability, tornando alle buone e vecchie abitudini, e infatti nonostante il chilometraggio di corsa sia salito parecchio mi sento molto bene: tonico, compatto, integro.

In acqua ho verificato con una certa soddisfazione che lo “sblocco” mentale sul ritmo persiste, infatti la prima serie è uscita in 1’50” fisso e anche le successive 7 ripetute da 200 non si sono discostate molto, al netto della fatica che via via si accumulava e dell’acido nelle braccia (i recuperi da 1 minuto sono devastanti).

Insomma, i maledetti 2 minuti per 100 metri forse sono ormai parte del libro dei ricordi. Adesso bisogno consolidare il percorso perchè al prossimo test da 2k il tempo deve essere 1’50”, questo il mio nuovo obiettivo a medio termine.

Ecco in dettaglio il lavoro eseguito:

CORE STABILITY
4×1′ Plank con una gamba sollevata (alterando dx e sx)
4×1′ Plank obliqui con un gamba sollevata e braccio lungo il fianco

NUOTO
400 m riscaldamento  MX

4 x 150 m recupero 1′
7 x 200 m recupero 1′
Distanza totale: 2500m
Tempo totale: 58′
Passo medio: 1’56″/100 m
Note e spiegazioni terminologia tabella
PB = pullbuoy (galleggiante che si mette in mezzo alle gambe)
FFFF = fortissimo
Passo = ritmo gara (2K)
Sciolto = nuotata facile
Progressione = si parte sciolti e si finisce FFFF
Regressione = si parte FFFF e si finisce sciolti
MX = MISTI
DE = delfino (provateci)
DO = Dorso
RA = Rana
SL = Stile libero