In teoria oggi avrei dovuto, e potuto, fare il mio lungo lento in bici, invece il week end milanese/brianzolo (senza 2 ruote al seguito) ha fatto sì che inserissi già da oggi la seconda uscita di running della settimana, cosa che a dicembre accadrà regolarmente.
E così stamattina mi sono buttato nel primo vero freddo in direzione Parco di Monza. Dopo 10 minuti mani e piedi si sono scaldati per bene e ho cominciato con i primi 9k di lento (tra 5’00 e 4’50″/km) seguiti da 6k in progressione. Partendo da 4’30” ad ogni chilometro dovevo scendere di 5″, fino ad arrivare a 4’00”.
Ovviamente tutto ultra facile fino al nono ma a quel punto non è stato banale cambiare passo di 20″: le gambe si imballano parecchio a correre un lungo lento. Ho proprio dovuto fare uno switch di testa e passare alla modalità “eddai spingi con quelle caviglie” che una volta svegliate hanno fatto bene il loro lavoro. Abbastanza agevole la discesa fino a 4’05” mentre al quindicesimo mi sono proprio piantato sui 4’10” e da lì non mi sono più schiodato. Cuore e respirazione erano ok ma le gambe si sono indurite e non giravano più alla frequenza giusta. Non c’è stato niente da fare.
A dire la verità oggi ho sentito per la prima volta su una distanza seria i benefici del CT: gamba in generale più reattiva di un mese fa, spinta decidamente più di caviglia che di quadricipite, zero appoggio su avampiede (incredibile quanta elasticità in più ti dia evitare di rullare partendo dal tallone), salita dei battiti meno ripida e soprattutto molta più resistenza al lavoro con alte concentrazioni di lattato.
Ciò non toglie che abbia sofferto il progressivo (credo di aver fatto anche dei versi tipo uomo di neanderthal, conditi da smorfie, a giudicare da come mi guardavano i passanti) e tanto meno esclude che anche stasera mi trovi a trascinarmi per casa senza più alcuna flessibilità piede-caviglia.
Con i 2k di riscaldamento (che non avrei dovuto fare, scusa coach) e quello di defa (per evitare salitone finale ho terminato lontano da casa, in qualche modo dovevo rientrare senza ghiacciarmi), in totale ho corso 18k, senza mangiare ne bere. Diciamo che non è il massimo ma insomma, sulla gittata non sono messo male. Se penso che l’anno scorso iniziavo oggi la preparazione per la Milano Marathon praticamente da zero…
RUNNING
9k lenti + 6k progressivi da 4’30” a 4’00”
Distanza percorsa: 15k
Tempo totale: 1h10′
Passo medio: 4’40″/km
Meteo: coperto
Temp: 6 gradi