
Allenarsi in gruppo è fondamentale per migliorarsi e superare i momenti no in cui di tanto in tanto incappiamo.
Ci sono serate in cui vorresti solo andare a casa e autocommiserarti nella stanchezza di una giornata complicata, compatirti per il torcicollo che ti dà il tormento, dare retta alla tua testa che ti dice “oggi puoi anche darti tregua”.
Arrivi davanti alla vasca, l’acqua è fredda, la voglia ai minimi, senti già dolore alla milza dopo aver fatto appena 45′ di core stability. È una di quelle volte in cui girarsi e rivestirsi sarebbe questione di un attimo.
E invece hai la fortuna che questa cosa che stai facendo la condividi con qualcuno. Uno dei tuoi soci di nuoto ti spinge dentro l’acqua e tu non puoi far altro che cominciare ad eseguire l’allenamento.
Le prime bracciate sono un inferno ma poco a poco arriva il flow: i muscoli intrecciati del collo si sciogono, la tecnica evoluta che volevi sperimentare funziona alla grande e l’ultima sequenza 9×100 m dei 2,6 km della serata diventa un magnifico 1’53, 1’54”, 1’48” – 1’54”, 1’55”, 1’49” – 1’53”, 1’52”, 1’42”. Tra i 5″ e i 10″ in meno rispetto allo stesso allenamento svolto 6 settimane fa.
Andiamo a prendercela questa gara allora. Stasera come alla prossima giornata in cui mi passerà per la testa di mollare.
Ecco la scheda dell’allenamento:
NUOTO
300m warm up misti
12 x 75m SL
1-4-7-10 respiro a dx
2-5-8-11 respiro a sx
3-6-9-12 respiro ogni 3
10″ recupero fra le frazioni
8 x 50m SL
Progressione interna (tocco, mi giro, tocco il fondo, riparto FFFF)
5″ recupero
9 x 100m
Primi 2 100 passo, terzo FFFFF
15″ recupero
200 m sciolti
Distanza totale: 2600m
Tempo totale: 01h01′
Passo medio (escluso recuperi): 01’50/100m
Note e spiegazioni terminologia tabella
PB = pullbuoy (galleggiante che si mette in mezzo alle gambe)
FFFF = fortissimo
Passo = ritmo gara (2K)
Sciolto = nuotata facile
Progressione = si parte sciolti e si finisce FFFF
Regressione = si parte FFFF e si finisce sciolti
MX = MISTI
DE = delfino (provateci)
DO = Dorso
RA = Rana
SL = Stile
novembre 13, 2012 alle 8:07 am
per ‘tecnica evoluta’ ti riferisci al gomito alto? potresti approfondire? grazie 🙂
novembre 13, 2012 alle 1:41 PM
Si esatto. Gomiti alti, entra pochissimo braccio e quasi zero spalla in acqua. Stasera posto il video che mi ha fatto accendere la lampadina. Tra decine che ho visto in un anno è stata la prima volta che ho colto davvero!
novembre 13, 2012 alle 1:46 PM
attendo curioso il video anche se ho un dubbio: col gomito alto non si rischia l’entrata troppo corta?
novembre 13, 2012 alle 1:53 PM
Uhm non mi pare, cambia quello che fai dopo l’ingresso in acqua non prima. E cmq è un trade off potenza/resistenza in cui si preferisce la scorrevolezza. Sacrifichi della propulsione ma scivoli di più.
novembre 13, 2012 alle 2:12 PM
attendo 😉
novembre 13, 2012 alle 11:30 PM
Eccolo. Dall’ipad non riesco a fare un post video.
Domani lo metto per bene.
Guarda e poi dimmi!
novembre 14, 2012 alle 7:24 am
molte grazie
novembre 14, 2012 alle 7:38 am
interessante… ma lo sarebbe stato di più se ci fosse stato anche un video dimostrativo nella pratica e non solo teoria, per poter meglio comprendere la dinamica del movimento da effettuare
novembre 14, 2012 alle 7:40 am
Altri video mostrano la pratica. Devo metterli insieme….cmq prova! Devi sentirti una canoa 😉
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