Premessa: la prima cosa sentita stamattina dopo il buongiorno di mia moglie è stata la cazziata del coach per aver sbagliato a intepretare l’allenamento di ieri. In buona fede ho accorciato i recuperi (ripartenze a 2′ anziche recuperi di 2′) rendendolo meno lattacido di quanto dovesse. Pertanto domani si rifà per bene.
Intanto stasera ho già espiato con la sessione di circuit training.
Mi ero dimenticato di quanto fosse bello eseguire i lavori veloci in pista. Causa buio e tipologia di seduta ci sono tornato dopo parecchi mesi e ho ritrovato il gusto di viaggiare a tutta sfruttando l’effetto tartan unito alla concentrazione nell’uso di caviglie e avampiedi per generare falcate lunghe, sciolte sotto una spinta potente. Endorfine da alta velocità.
Ecco la tabella:
CIRCUIT TRAINING
Run 20′ warm up
x2
1) AFFONDI FRONTALI ALTERNATI (x15)
Run 100 m
2) FLESSIONI CON RICHIAMO DELLE GAMBE AL PETTO (x15)
Run 100 m
3) AFFONDI LATERALI (x15)
Run 100 m
4) SALTELLI A PIEDI PARI (40″)
Run100 m
5) SALITA E SALTELLO SU STEP ALTERNATI (x15)
Run100 m
6) FLESSIONI CON RICHIAMO DELLE GAMBE (x15)
Run 100 m
7) SQUAT JUMP (x15)
100m
8) SKIP (40″)
Rec run 200 m
2000 m run passo PB 10k.
Distanza percorsa: 11k
Tempo totale: 1h’
Meteo: limpido
Temp: 10 gradi
Commento seduta
Meglio, molto meglio della prova di settimana scorsa. Warm up a 5’05”, “stazioni” fatte senza rubare sui recuperi e i 100 m tutti tra 22″ e 27″ secondi con la sola eccezione di quelli dopo le flessioni (che mi mandano i battiti alle stelle) un pochino più lenti.
Particolare soddisfazione per le due ripetizioni da 2000 m rispettivamente a 4’10” e 4’09”, con la seconda sorprendentemente più facile sia di gambe che di testa.
A riprova che la serata è stata fruttuosa mi rimane la tossicità negli arti inferiori, sono un pezzo unico dalle caviglie al sedere ma sento anche quadricipiti e polpacci più grandi e tonici. Suggestioni che fanno bene.
Peso
62,2 kg
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